Nel 2022 Avis continua a garantire il fabbisogno di sangue e plasma della provincia (e di altre aree italiane), ma la raccolta si ferma a 61.978 donazioni.
Trapattoni: le sfide 2023 riguarderanno il reclutamento di nuovi medici e infermieri e il rinnovamento del Gruppo giovani.
Riconoscimenti agli avisini per il numero di donazioni e per la preziosa testimonianza sul territorio.
Bergamo, 25 marzo 2023. Torna di nuovo in presenza, dopo tre anni, l’assemblea associativa di Avis provinciale Bergamo. Nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo stamattina erano presenti circa 500 delegati, in rappresentanza di 36.791 soci, provenienti da 157 Avis comunali.
«Tre anni, il periodo buio della pandemia, in cui l’associazione -– ha esordito il presidente provinciale Artemio Trapattoni, illustrando l’attività 2022 – ha comunque tentato con ogni sforzo e con nuove modalità di restare vicina ai suoi donatori, per non far venire mai meno il loro indispensabile supporto alla comunità e ai malati in attesa del loro prezioso dono. I buoni risultati donazionali di questo periodo, nonostante un andamento in parte altalenante, sono la prova tangibile dello straordinario spirito e della forza che, al di là di ogni ostacolo, continua ad animare Avis».
Nel 2023 la raccolta provinciale su donatori Avis ha fatto registrare 61.978 donazioni contro le 63.579 dell’anno precedente. Il calo di 1.601 unità complessive, rispetto al 2022, ha interessato per 710 unità la raccolta associativa fatta da Avis (pari nel 2022 a 47.294 unità contro le 48.004 del 2021, con una riduzione del -1,48%) e per 891 unità la raccolta ospedaliera (pari nel 2022 a 14.684 unità contro le 15.575 del 2021, con una riduzione del -5,72%).
«Gli sforzi compiuti nel 2022 sono stati ancor più straordinari – ha precisato il presidente Trapattoni – se letti alla luce delle enormi difficoltà organizzative che Avis Provinciale Bergamo, così come tutte le aziende sanitarie del nostro territorio e di tutta Italia, ha dovuto affrontare a causa delle continue assenze di personale sanitario, per motivi legati al Covid, e all’impossibilità di poterlo sostituire a causa della ben nota e cronica carenza di medici ed infermieri. Situazione che ha messo spesso a dura prova lo svolgimento o il rilancio delle attività di raccolta, costringendoci, a fasi alterne, a dover ridurre o aumentare la programmazione. A queste criticità stiamo cercando di ovviare anche attraverso una nuova opportunità di collaborazione sia con l’Ordine dei medici che con l’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo».
Nel 2022 le iscrizioni di nuovi donatori sono state 2784 (1342 donne, 1332 uomini) dei quali 233 sono cittadini di nazionalità straniera. Sui dati sanitari si è espressa Barbara Giussani, responsabile sanitaria delle unità di raccolta di Avis provinciale Bergamo: «La fascia giovanile tra i 18-25 anni rappresenta la percentuale più numerosa, in particolare nel sesso femminile (533 le donne pari al 44% e 480 gli uomini pari al 37%), a dimostrazione di come i giovani siano comunque sensibili ai messaggi del volontariato sangue, in particolare via social, ma tale prevalenza va diminuendo nei donatori periodici della stessa fascia di età. Infatti, in questo caso, i giovani (uomini e donne) rappresentano solo il 10,97% del totale. L’impressione è quella di una maggiore fragilità psicologica dei nostri ragazzi e di un approccio alla donazione più timoroso e meno motivato rispetto al passato, soprattutto se non è di reale convinzione, ma «spinto» da fattori familiari (figli di donatori già periodici) o di emulazione rispetto alla cerchia di amicizie. Sono aspetti su cui dovremo lavorare».
Per quanto riguarda i progetti, nello scorso anno si è confermato il successo dei percorsi di formazione nelle scuole che hanno coinvolto complessivamente 8.359 studenti (di cui 4.250 negli istituti superiori) e si è concluso il rifacimento delle nuove unità di raccolta di Zingonia e Ponte S. Pietro; vi è stata inoltre un’accelerazione degli accordi con l’Asst Bergamo Est per il completamento dei lavori di adeguamento della nuova unità di Calcinate, che diventerà operativa nel secondo trimestre del 2023.
Su giovani e formazione è tornato anche il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi: «A livello regionale abbiamo scommesso e investito molto (negli ultimi sei anni circa 700 mila euro) sulla formazione, in particolare dedicata ai giovani. Il volontario di oggi deve essere sempre più qualificato. Deve acquisire un bagaglio di competenze specifiche, spendibile per il no profit, ma che in realtà arricchisce soprattutto il percorso di crescita personale».
Sguardo al futuro nelle conclusioni di Artemio Trapattoni, presidente Avis provinciale Bergamo: «Le sfide del 2023 saranno quelle di proseguire l’opera di reclutamento del personale sanitario (medici e infermieri) in particolare per le unità di raccolta periferiche, e nel dare nuovo slancio al Gruppo giovani per fronteggiare il progressivo invecchiamento di tutta l’associazione. Ci attendiamo inoltre, considerato che da quasi un decennio stiamo chiedendo di rivedere l’attuale impianto delle tariffe di rimborso, del tutto inadeguate e senza alcun meccanismo di aggiornamento ai costi effettivi di gestione, che Regione Lombardia finalmente approvi le nuove convenzioni. E, visto il lungo periodo di stallo in cui abbiamo operato facendo ricorso alle nostre riserve, per continua a garantire il funzionamento del sistema trasfusionale, ci auguriamo che l’approvazione abbia effetti retroattivi».
LE PREMIAZIONI
Nel corso della manifestazione sono stati assegnati i seguenti premi:
- premio «Gianni Civera» (per la donatrice e il donatore con maggior numero di donazioni all’attivo a fine 2022) a Cristina Sonzogni, Avis comunale di Bergamo, con 264 donazioni e a Bruno Borlini, Avis comunale di Vertova, con 287 donazioni.
- Premio «Pieralberto Biressi» (per l’avisino che si contraddistingue per l’esempio di cittadinanza attiva) a Franco Cortinovis, Avis comunale di Calcinate, che, sia nel ruolo professionale di operatore sanitario che in quello di volontario, continua a rappresentare un’esemplare testimonianza di vita al servizio del malato.
- Premio ai benemeriti delle zone: alla memoria del conte Bonaventura Grumelli Pedrocchi, Avis comunale di Bergamo (zona 1); alla memoria di Federico Stancheris, Avis comunale di Nembro (zona bassa Valle Seriana); a Giuseppe Zambaiti, Avis comunale di Fiorano al Serio (zona media valle Seriana); a Francesco Schiavi, Avis comunale di Bossico (zona alta Valle Seriana); a Antonio Gamba, Avis comunale di Ubiale (zona Valle Brembana); a Gianmario Brembilla, Avis comunale di Carvico (zona Isola 1); a Antonio Averara, Avis comunale di Brembate di Sopra (zona Isola 2); alla memoria di Carlo Andreoletti, Avis comunale di Costa di Mezzate (zona Valle Cavallina); a Aldo Pezzotta, Avis comunale di Grumello (zona Valle Calepio); a Franco Verga, Avis comunale di Brembate (zona media Bassa Bergamasca); a Claudio Volpi, Avis comunale di Treviglio (zona sovra comunale Gera d’Adda); a Augusto Berta, Avis comunale di Morengo (zona Bassa Bergamasca); alla memoria di Marcello Salvi, Avis Media Valle Imagna (zona Valle Imagna); a Giancarlo Baggi, Avis comunale di Sorisole (zona bassa Valle Brembana).