Estratto della 75a assemblea provinciale

15 Maggio 2021 Novità

Boom di donazioni nei primi quattro mesi del 2021 che toccano quota 22.128 con un incremento di 3.944 unità rispetto al 2020. Oltre 1300 i nuovi donatori e 600 quelli che hanno ripreso. Sembra ormai alle spalle il calo donazionale che, a causa della pandemia, lo scorso anno ha condizionato i risultati di Avis provinciale Bergamo, fermando le donazioni a quota 59.496 con una diminuzione di 4.268 unità.

Nei primi mesi di quest’anno aperti i nuovi locali dedicati alle donazioni nelle aziende ospedaliere di Zingonia e Ponte San Pietro che fanno capo al gruppo San Donato ed entro l’autunno nuovi spazi sono previsti anche per l’unità di raccolta nel presidio di Calcinate che fa riferimento all’Asst Bergamo Est.

Eletti i nuovi consiglieri provinciali che rimarranno in carica per il quadriennio 2021-2024 e che entro 30 giorni saranno chiamati a scegliere il nuovo Presidente.

Anche la 75a assemblea di Avis provinciale Bergamo, per la normativa anti Covid, si è tenuta con un mix tra presenze e collegamenti a distanza. Dalle 16 sedi di diverse aree della provincia, gli oltre 500 delegati (in rappresentanza di 36.067 donatori) si sono video collegati con il centro del Monterosso dove era presente il Comitato esecutivo con il presidente Artemio Trapattoni e il vice Paolo Moro, il tesoriere Oscar Bianchi, il direttore Giorgio Concina, la responsabile sanitaria Barbara Giussani e i consiglieri Silvia Ghilardi e Franco Cortinovis.

“Nonostante la situazione eccezionale e drammatica che abbiamo attraversato e stiamo ancora affrontando – ha commentato il presidente di Avis provinciale Bergamo, Artemio Trapattoni – nel 2020 l’Associazione è riuscita a garantire una sostanziale tenuta. Infatti, seppur di fronte ad un evidente calo, la raccolta di sangue ed emocomponenti realizzata nella nostra provincia continua a essere quantitativamente uno dei punti di riferimento per l’autosufficienza provinciale, regionale e nazionale. A questo risultato ha contribuito tutta la rete delle 157 Avis comunali del territorio che ha continuato a sostenere le attività, stando vicina ai loro donatori, sollecitandoli periodicamente alla donazione e contribuendo con i propri volontari al loro accesso ordinato e sicuro ed alla gestione delle attività di raccolta nelle altre articolazioni della provincia”.

In particolare l’associazione si è impegnata per il Progetto di reclutamento di donatori per la raccolta di plasma iperimmune per anticorpi anti SARS Co-V2, iniziata al centro del Monterosso ad agosto 2020 e che ad oggi ha permesso di reclutare oltre 2100 donatori e di fornire al Papa Giovanni XXIII 582 unità di plasma donate da 179 donatori iperimmuni, riscontrati con elevati anticorpi.

Durante il mandato Avis provinciale Bergamo ha investito molto sulle unità di raccolta della provincia per renderle più funzionali ed accoglienti e più vicine ai donatori. Nei primi mesi di quest’anno sono stati aperti i nuovi locali dedicati alle donazioni nelle aziende ospedaliere di Zingonia e Ponte San Pietro che fanno capo al gruppo San Donato ed entro l’autunno nuovi spazi sono previsti anche per l’unità di raccolta nel presidio di Calcinate che fa riferimento all’Asst Bergamo Est.

In attesa di poter tornare alla normalità, l’Associazione continua a confrontarsi quotidianamente con l’evolversi della situazione sanitaria e con le normative di riferimento per garantire tutta la sicurezza possibile ai donatori, ai collaboratori e ai dipendenti.
“Garantire il nostro operato non è certamente facile – ha sottolineato Artemio Trapattoni – in quanto questa pandemia ha ridotto, per non dire pressoché azzerato, quel presupposto fondamentale che ha fatto della nostra una grande Associazione, ovvero il contatto con le persone, lo stare in mezzo a loro per promuovere, con le modalità che da sempre utilizziamo, i valori ed il messaggio della donazione. Abbiamo però cercato, insieme, di immaginare dei modi diversi dal passato per fare promozione e far sentire ancora forte la nostra presenza attraverso le nuove tecnologie, perché anche in una situazione così difficile non si può restare fermi ad aspettare in modo passivo, ma bisogna provare a cambiare il nostro modo di lavorare per continuare a far sentire che Avis c’è”.
In questa direzione vanno il progetto “Io dono perché” che ha coinvolto oltre 500 donatori, il progetto di alternanza scuola-lavoro e la formazione con le scuole di ogni ordine e grado.

Ad assicurare che nel corso del corrente anno riprenderà anche l’attività del Poliambulatorio del centro del Monterosso – che gratuitamente offre agli avisini la possibilità di visite, senologiche, urologiche, cardiologiche e epatologiche- è stata la responsabile sanitaria Barbara Giussani che ha sottolineato come nel primo quadrimestre 2021 ci sia stata una netta ripresa delle donazioni (22.128 con un incremento di 3.944 unità rispetto al 2020) e degli aspiranti donatori con oltre 1300 adesioni. Cui vann“a ulteriore dimostrazione che la gestione delle donazioni periodiche e su appuntamento, avviata anni fa dall’associazione, consente di calibrare la raccolta sulla base dei consumi e quindi delle effettive esigenze delle strutture sanitarie. E per far fronte a questo siamo impegnati ad aumentare le agende per il centro di raccolta di Bergamo e anche per qualche seduta extra nelle unità di raccolta sparse in provincia. Sempre che – ha aggiunto Barbara Giussani – si riesca a reperire il personale sanitario, la cui carenza, soprattutto durante i fine settimana, crea qualche criticità anche alla nostra associazione”

Sulla necessità di programmare la raccolta è intervenuto il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi: “A livello regionale siamo al lavoro per puntare, anche sulla scorta delle criticità emerse durante il Covid, ad un sistema trasfusionale che riconosca la donazione di sangue non più in un ambito di emergenza e urgenza, ma piuttosto in un contesto di pianificazione e programmazione della raccolta. E in considerazione del processo in atto, relativo alla riorganizzazione del piano socio sanitario lombardo, chiederemo proprio in forza dell’esperienza acquisita – ha concluso Bianchi – di affidare interamente all’associazione la raccolta (oggi il 46% della raccolta è gestita da Avis e il 54% dagli ospedali), liberando in questo modo professionalità che possono essere dedicate alla medicina trasfusionale all’interno delle strutture ospedaliere”.
Al termine dell’assemblea sono stati eletti i consiglieri provinciali che rimarranno in carica per il quadriennio 2021-2024: Italo Accardi (Bergamo), Oscar Bianchi (Romano di Lombardia), Pasquale Busetti (Martinengo) Ferdinanda Canzi (Bergamo), Franco Cortinovis (Calcinate), Michele Gotti (Zogno), Roberto Guerini (Bergamo), Giuliana Moioli (Bottanuco), Paolo Moro (Bergamo), Silvana Piccinini (Albino), Pierluigi Plebani (Cividate al Piano), Gaudenzio Previtali (Calusco d’Adda), Stefano Roggeri (Alzano Lombardo), Antonino Ruggeri (Urgnano), Maurizio Santinelli (Seriate), Francesco Scandella (Villa d’Ogna), Carlotta Sonzogni (San Pellegrino), Alessandro Sozzi (Bergamo), Sara Spinelli (Calcio), Walter Stancheris (Nembro), Artemio Trapattoni (Antegnate), Gianluca Zanchi (Sedrina), Emanuela Zenoni (Albano Sant’Alessandro).

Bergamo, 15 maggio 2021